Siamo coscienti che uno sport come il nuoto che impegna molte, moltissime ore della settimana di un giovane per anni e anni non può essere, non è, "solo un gioco" perciò operiamo oggi per avere persone responsabili domani, capaci a loro volta di proseguire quel processo di educazione alla vita attraverso lo sport che in realtà è sempre stato il vero fine ultimo della nostra società sportiva. Insegnare a nuotare, a migliorarsi nella tecnica, nella consapevolezza e nello spirito, insegnare ad affrontare il gioco, la sofferenza personale e l'avversario richiede ben più a istruttori, ad allenatori e insegnanti in genere che la semplice abilità nel compiere un movimento.
La formazione dei tecnici sarà appunto la priorità del nostro domani e attraverso questi potremo sicuramente migliorare noi stessi, l'ambiente dello sport e la società in generale.
Comprendere il proprio ruolo, le proprie possibilità, i limiti, migliorare le prestazioni, portarle al massimo possibile, accettarsi e accettare l'altro, agire insieme agli altri è il miglior modo di "fare lo sport" del nuoto che riusciamo a immaginare: solo del nuoto?